Le storie de «Il Muro»… in podcast

Francesco Cancellato e Gli Ascoltabili raccontano in audio quello che succede oltre la cortina

Francesco Cancellato conduce il podcast "Il muro" su "Gli Ascoltabili"

Stabilire cosa inserire nel palinsesto di una piattaforma di podcast come Gli Ascoltabili non è semplice. Esiste, a monte, un lavoro di ricerca che si basa sulle suggestioni, sui ricordi, sui sogni… e da qui in poi si sviluppano le storie da ascoltare che, da ottobre 2018, potete ascoltare sotto forma di podcast gratuiti sulla nostra piattaforma e sui vostri smartphone

Ok, lavorare di ricerca è stupendo e sempre stimolante per un autore: se sapete cosa sono i podcast, siete a conoscenza dello sterminato patrimonio di narrazioni che si possono creare. Tuttavia è altrettanto bello quando gli stimoli planano dall’esterno: è quello che è successo quando il giornalista Francesco Cancellato, già direttore de Linkiesta e oggi vicedirettore di Fanpage, è venuto a trovarci. 

Come arriva «Il Muro»

«Mi piacciono i vostri podcast, facciamo qualcosa insieme?», è stato il punto di partenza da cui tutto è nato. Francesco si è seduto al tavolo con noi e ci ha raccontato deIl Muro, il libro che è appena stato pubblicato da Egea Editore e che racconta la Guerra Fredda e il suo epilogo mettendo sullo sfondo lo spettro del Muro di Berlino, a trent’anni esatti dal suo crollo. 

Tante le storie che Cancellato evoca nel suo saggio, legate alla capitale scissa in due anime e a tutte le altre grandi divisione “fisiche” che hanno gravato sull’Europa dal secondo Dopoguerra al 1989 – l’anno della caduta del Muro. 

Francesco, che sa benissimo cosa è un podcast, era interessato all’idea di trasformare le sue pagine in storie da ascoltare per i podcast addict italiani. E noi, allora, abbiamo deciso di dargli una mano. 

Dal libro al podcast

Tra i passaggi più interessanti del lavoro insieme a Francesco Cancellato c’è stato sicuramente quello di intrecciare Il Muro alla formatica di una serie in audio. Se siete a conoscenza di cosa significa “podcast”, siete altrettanto consapevoli che non avremmo potuto limitarci a prendere le parole del libro, ficcarci in sala di registrazione e iniziare a leggerlo. 

Insieme a Cancellato abbiamo quindi ragionato insieme su quale abito Il Muro dovesse prendere su GliAscoltabili.it. Abbiamo deciso che lui, in quanto autore del libro di partenza, avrebbe dovuto guidare gli ascoltatori a comprendere cos’è un podcast come quello ispirato alla sua opera. Ed è inoltre emersa la necessità di creare atmosfere discontinue, che da un lato richiamassero gli echi della Repubblica Democratica Tedesca, dall’altro spiazzassero con rimandi a quanto accade “oltre cortina”, dove tutti – almeno in apparenza – sono felici. 

La voce di Giacomo Zito – ora assertiva e sovietica, ora “patinata” a seconda dei contesti presi in considerazione – interviene a “spezzare” la narrazione, perfettamente integrata alla conduzione di Francesco Cancellato

Scrivere un podcast di qualità: cosa significa?

Cancellato e noi del team autoriale de GliAscoltabili.it, oltre al lavoro sul format, abbiamo capito che per far comprendere il significato di un podcast di questo tipo dovessimo riadattare anche il testo. La bellezza di un libro sta nella sua capacità di agguantare l’attenzione di chi lo legge; ma il linguaggio è, per ovvie ragioni, molto diverso da quello di un podcast. 

Insieme a Francesco abbiamo cercato di trasformare gli episodi “originari” del Muro in storie da ascoltare, immaginare, (ri)vivere. Qualcosa in grado di inchiodare i podcast addict italiani ai loro auricolari. Seducendo anche coloro i quali hanno letto il libro e sono curiosi di capire come si trasformano le emozioni e i drammi raccontati da Cancellato. 

Otto episodi in tutto per una serie evento di questa stagione di podcast italiani, un fenomeno in costante crescita nel nostro Paese – si stimano circa tre milioni di ascoltatori che sono destinati ad aumentare. 

Un viaggio nella memoria che parte a Berlino, rievocando la storia di Winfried Freudenberg, che su una mongolfiera provò a volare verso Berlino Ovest, senza trascurare l’ascesa di un personaggio attualissimo come Viktor Mihály Orbán, il premier ungherese. 

I podcast de «Il Muro» toccano la tragedia della divisione, della separazione, nei ricordi di chi l’ha vissuta e nelle emozioni di chi magari di queste storie ha solo sentito parlare. 

Dove ascoltare il podcast de «Il Muro» 

Dove ascoltare i podcast della serie «Il Muro»? Trovate la serie su GliAscoltabili.it, il sito ufficiale della piattaforma. Dove scaricarli? Sui canali digital più importanti: Spotify, Apple Podcasts, Spreaker… è solo così saprete dove trovare e dove ascoltare i podcast

A partire da giovedì 3 ottobre, per otto episodi, Francesco Cancellato racconta storie da ascoltare, racconti che arrivano “da oltre cortina”, un universo spesso imperscrutabile, misterioso, che porta con sé tutte le sfumature delle emozioni: sogni, speranze, dolori. 

E divisioni, quelle che un muro può garantire. All’Unione Sovietica, ai Paesi del Patto di Varsavia, a tutti coloro che hanno la sfortuna di trovarsi dal lato sbagliato. 


Il podcast genera intrattenimento, anche sul piccolo schermo

Da podcast a serie TV il passo è più breve di quel che si pensa

Partiamo subito dalla domanda principale. Che cosa sono i podcast?
Il significato di “podcast” non è immediato: è una tecnologia che permette di ascoltare audio su internet attraverso la distribuzione di file su piattaforme solitamente gratuite a cui qualunque utente può iscriversi. 

Il podcast, proprio grazie alla sua semplicità e alla sua fruibilità,ha portato milioni di persone ad appassionarsi a racconti, dibattiti, informazioni senza necessariamente rimanere incollati ad uno schermo.
Sì, perché un podcast permette di ascoltare contenuti di valore senza dover necessariamente interrompere ciò che si sta facendo. 
Come? Costruendo contenuti completi, interessanti ed appassionanti, senza utilizzare immagini ma solo, appunto, audio.
Il successo dei podcast si è spinto così avanti da raggiungere quello delle serie TV più affermate, ispirando quindi milioni e milioni di utenti a sviluppare abilità multitasking e a concentrare le proprie energie in più attività contemporaneamente. 
Video killed the radio star non è più una verità: il podcast diventa anzi il simbolo del modo di vivere e lavorare del primo ventennio degli anni 2000.

Non a caso, gli ultimi anni sono stati caratterizzati dalla nascita di piattaforme di podcast paragonabili, per complessità e ricerca, ai contenuti per TV e cinema più alti, fino a convincere produttori televisivi a investirvi, comprandone i diritti e producendo delle serie TV.Questo fenomeno si può paragonare a quello che avvenne negli anni ’40 e ’50: mentre la televisione diventava sempre più popolare, molte stazioni radio, i cui spettacoli avevano un successo strepitoso, decisero di adattare la propria programmazione anche alla televisione.
Questo fenomeno si può paragonare a quello che avvenne negli anni ’40 e ’50: mentre la televisione diventava sempre più popolare, molte stazioni radio, i cui spettacoli avevano un successo strepitoso, decisero di adattare la propria programmazione anche alla televisione.

Niente di nuovo sotto il sole, dunque, ma, dato che il fenomeno è interessante e pieno di contenuti di valore, noi de Gli Ascoltabili abbiamo selezionato per voi alcuni podcast interessanti, dai quali sono state tratte serie TV e show degni di nota.

I podcast diventano serie TV

Se non abbiamo ancora visto fenomeni di trasposizione di podcast italiani in serie tv, possiamo già parlare di quelli americani. Ecco i più significativi.

HOMECOMING: La serie, tratta da un podcast di Eli Horowix e Micah Bloomberg, ha come protagonista Julia Roberts e racconta, intrecciando due linee temporali apparentemente distaccate. La protagonista ripercorre infatti il suo passato come assistente sociale all’Homecoming Transitional Support Center, centro di recupero soldati sopravvissuti che necessitano di un reinserimento nella società e il suo presente, come cameriera in un bar.
La sua confusione circa il lavoro al centro rendono intrigante il racconto, che rimane molto fedele al podcast per contenuti e scelte. La regia è di Sam Esmail, già noto per Mr Robot.

LORE: Anche questa disponibile in Italia, su Prime Video, Lore è tratto da un podcast horror creato da Aaron Mahnke nel 2015, ed è stato il primo podcast ad essere trasposto in serie Tv. 
Ogni puntata racconta l’origine delle più famose e folkloristiche storie dell’orrore. 
Una serie di vampiri, mostri, demoni prende vita in formato serie TV, dando forme e colori ai contenuti audio del podcast, già inquietanti e spaventosi. 

Se ci spostiamo verso lo streaming oltreoceano, il numero di serie TV tratte da podcast in programmazione aumenta. 

Cominciamo con DIRTY JOHN, realizzata da Wondery e Los Angeles Times. Con Connie Britton e Eric Bana, questa serie di podcast racconta la storia di una donna che, dopo quattro matrimoni fallimentari alle spalle, si innamora di un affascinante uomo, avvolto in un alone di inquietante mistero.

In WELCOME TO NIGHT VALE, tratta dall’omonimo podcast creato nel 2012 da Joseph Fink e Jeffrey Cranor, si susseguono le vicende comiche e surreali di un paese immaginario degli Stati Uniti, popolato da abitanti grotteschi e interessato da accadimenti strani e inquietanti.

Negli USA questa serie è spopolata, al punto da decidere di mettere in produzione anche un adattamento per la televisione, a cura di Gennifer Hutchison, già impegnata in Better Call Saul e Breaking Bad. Una peculiarità, mantenuta dal podcast, sta nella voce del narratore, Cecil Gershwin, interpretato da Cecil Baldwin, assurdamente impassibile.

Per continuare con un podcast ideato sempre da Joseph Fink, nominiamo ALICE ISN’T DEAD: il viaggio di una donna su un camion, in cerca della moglie che scopre non essere morta verrà adattato per il piccolo schermo dal produttore esecutivo di Mr Robot, Kyle Bradstreet.

LIMETOWN, interpretato da Jessica Biel e Stanley Tucci, uscirà ad ottobre 2019 e sarà la prima serie prodotta da Facebook per la sezione video Facebook Watch. Basata sul podcast creato nel 2015, racconta le vicende di una giornalista Lia Haddock, la cui voce in podcast è di Annie-Sage Whitehurst, che indaga sulla scomparsa di 300 persone da un istituto di ricerca del Tennessee specializzato in neuroscienze.

Se vi piacciono le teorie complottiste e le cospirazioni e siete particolarmente inclini alla ricerca della parte più oscura di internet, probabilmente TANIS è il podcast che fa per voi. 

Se poi amate le storie di psicologia e i supereroi The Bright Sessions è il vostro podcast.

La Universal Cable Productions e la Dark Horse Entertainment hanno annunciato, già nel 2017, l’uscita di una serie basata su Tanis e The Bright Session. Gli scrittori saranno Lauren Shipen e Gabrielle G. Stanton, creatori della serie. 

Da true crime a serie TV, passando sempre per il podcast

Se quelli che abbiamo elencato sopra sono podcast nati dalla fantasia dei loro autori, ecco invece una lista di serie tv tratte da podcast basati su fatti realmente accaduti.

Partiamo con UP AND VANISHED, nato come podcast di giornalismo investigativo su casi di persone scomparse. Le prime due stagioni, rigenerate in una puntata speciale andata in onda negli USA sul canale Oxygen, hanno raccontato i casi di Tara Grinstead, insegnante scomparsa nel 2005, e Kristal Reisinger, scomparsa in Colorado nel 2016.

Mai sentito il podcast Dr. Death? È prodotto da Wondery e racconta la storia di Christopher Duntsch, neurochirurgo soprannominato Dr Death perché lesionò, dal 2010 al 2013, alcuni suoi pazienti causandone la paralisi e, in alcuni casi, la morte.
La serie, fedele alla storia e al podcast, sarà prodotta da Universal Cable.

Sempre di Wondery è GLADIATOR, prodotto con l’aiuto della squadra investigativa “Spotlight” del Boston Globe. Gladiator racconta l’indagine sulla morte di Aaron Hernandez, giocatore di football americano condannato nel 2015 all’ergastolo per omicidio e trovato, due anni dopo, impiccato in prigione. FX ne ha opzionato i diritti per farne una serie TV.

SWORD AND SCALE, il cui adattamento TV è nelle mani di Ben Silvermen, responsabile anche di Lore, richiama tutti gli appassionati di true crime. Sword and Scale, che sarà presto disponibile come programma tv via cavo, cataloga in episodi i delitti più macabri mai fatti, aggiudicandosi il ruolo di degno successore di Serial e Dirty John.

Concludiamo con SERIAL, uno dei podcast di maggiore successo di questi anni e una delle probabili ragioni della riuscita commistione tra podcast e serie tv. L’alta qualità del podcast ha collezionato migliaia di ascoltatori, tanto da renderlo oggetto di grande attenzione da parte delle case di produzione televisive.
Non a caso, HBO ha appena prodotto, prendendo ispirazione dal podcast, la docuserie The Case Against Adnan Syed, che parte dai fatti narrati nella serie, per raccontarne poi gli sviluppi.

Podcast e serie TV, come abbiamo visto, viaggiano ormai di pari passo e permettono al fruitore un’esperienza d’intrattenimento completa ed appassionante.
Nell’attesa di riuscire a trasporre in serie TV anche i podcast italiani, vi lasciamo con la promessa di tante nuove sorprese per questo autunno.