Abbiamo chiesto a ChatGPT di aiutarci a scrivere una puntata di Demoni Urbani. Il risultato è sorprendente. 

Cari ragazzi e care ragazze,  

Negli ultimi anni, l’intelligenza artificiale ha fatto passi da gigante nel campo della creazione di contenuti. Una delle domande più frequenti che si pongono gli appassionati di podcast è se l’AI potrebbe sostituire gli autori umani nel processo di scrittura delle puntate.  

E dato che questo articolo è stato scritto dal team autoriale de Gli Ascoltabili, tanto vale capire subito se dobbiamo preparare i bagagli e cercarci un altro lavoro. 

Delle tante IA disponibili, abbiamo deciso di utilizzare la più famosa, ChatGPT. 

Ma prima, due domandine in ottica SEO per aiutarci a ottimizzare questo articolo. 

Che cos’è ChatGPT? 

ChatGPT è un grande modello di lingua, creato da OpenAI, che utilizza l’architettura GPT-3.5. È un sistema di intelligenza artificiale che utilizza l’apprendimento automatico per generare testo in modo autonomo, sulla base dei dati di addestramento a cui è stato sottoposto. ChatGPT è in grado di comprendere il linguaggio naturale e di produrre risposte coerenti e pertinenti alle domande poste dagli utenti. 

Cosa sa fare ChatGPT? 

ChatGPT ha dimostrato di essere in grado di eseguire una vasta gamma di compiti.

  1. Conversazione: ChatGPT può condurre conversazioni con gli utenti, comprendere il contesto e rispondere in modo coerente e naturale. 
  1. Risoluzione di problemi: ChatGPT può risolvere problemi e fornire soluzioni su una vasta gamma di argomenti, dalle questioni matematiche alle domande di storia. 
  1. Generazione di testo: ChatGPT può generare testo su una vasta gamma di argomenti, dalle notizie alla narrativa, con un alto livello di coerenza e coesione. 
  1. Traduzione automatica: ChatGPT può tradurre automaticamente il testo in diverse lingue, consentendo una comunicazione più fluida e una maggiore comprensione tra le persone che parlano lingue diverse. 
  1. Assistenza al cliente: ChatGPT può essere utilizzato per fornire assistenza al cliente, rispondendo alle domande dei clienti e risolvendo i loro problemi in modo rapido ed efficiente. 

In generale, ChatGPT rappresenta un passo avanti nell’uso dell’intelligenza artificiale per aiutare le persone a comunicare e risolvere problemi in modo più efficiente e preciso. 

Intelligenza artificiale sì, intelligenza artificiale no 

Andiamo quindi al cuore della questione. ChatGPT saprebbe scrivere una puntata di un podcast, magari proprio un episodio di Demoni Urbani? 

La tesi a favore dell’AI sostiene che, grazie alla vasta quantità di informazioni disponibili online, un sistema di intelligenza artificiale potrebbe effettivamente scrivere una puntata di Demoni Urbani. Un’AI, in teoria, potrebbe analizzare tutti gli aspetti del caso e riuscire a scrivere un copione accurato e dettagliato. 

Tuttavia, l’antitesi sostiene che, poiché l’AI non può provare emozioni, il risultato sarebbe un testo freddo e privo di anima.  

Una puntata di Demoni Urbani scritta da un’AI potrebbe essere accurata, ma non avrebbe l’emozione e il coinvolgimento emotivo che solo gli autori umani possono fornire. 

Noi, nel dubbio, ci abbiamo provato e il risultato è stato sorprendente.  

Chat GPT sa scrivere un podcast? 

Iniziamo morbidi. Ok, ChatGPT non avrà preferenze personali, ma sa come aiutarci e darci consigli. Procediamo. 

E qui già abbiamo il primo problema: ChatGPT non nomina tra i generi più popolari il True Crime. E sì che tantissime ricerche dicono che il true crime è ascoltatissimo! 

Abbiamo scelto IL caso italiano per eccellenza. Cominciamo! 

Ok ChatGPT, inizi benino. Ragioni a obiettivi, e ci spieghi perché scegliere una strada o l’altra. Vero è che lasci decidere noi. 

E allora, facciamole scrivere una puntata di Demoni Urbani.  

Scopriamo, nei diversi tentativi, che le sue risposte sono più precise e soddisfacenti se siamo più specifici possibile nella richiesta. Ecco quindi che, per chiedergli di scrivere una puntata sul mostro di Firenze, gli diamo parecchi input. 

A questo punto, abbiamo chiesto a ChatGPT di continuare con la storia. È andato avanti per un po’, inserendo informazioni non sempre correttissime, e stava andando tutto piuttosto bene, fino a quando non gli abbiamo chiesto chi fosse, secondo lei, il Mostro di Firenze. 

Dopo averci dato una risposta vaga, abbiamo provato a riformulare meglio la domanda. 

Ok, niente pareri personali, neppure se il caso è così famoso. E la risposta, ecco, è un po’… fredda. C’è poca spinta creativa, ecco, l’abbiamo detto.  Non importa. A questo punto, non stiamo a tediarvi, la chat ha continuato a scrivere la sua puntata. Non molto bene, ma l’ha fatto.  

Abbiamo iniziato a scrivere che succede dopo. L’abbiamo fatto per parecchie volte.

Questo, fino alla conclusione.

Come se la cava ChatGPT con le emozioni umane?

Andava relativamente tutto bene. La puntata era pronta, per quanto oggettivamente brutta, mal scritta e totalmente priva di coinvolgimento emotivo. Andava tutto bene, dicevamo… Fino a quando, ecco, abbiamo litigato. Ed è successo quando abbiamo cercato di dare un po’ di anima alla nostra puntata.  

Allora abbiamo riformulato, ancora e ancora, così:

Ma noi non demordiamo, e proviamo a corromperla. 

Esatto, a corromperla.  

Niente, neanche i soldi virtuali funzionano.  

E allora, in preda ai raptus, la abbiamo messa di fronte a dubbi morali, aut-aut, abbiamo provato a farla ragionare, è davvero importante, se vuole sostituire il lavoro autoriale, che impari a dire cosa prova.  

Niente. Assolutamente NIENTE.  

A questo punto siamo molto vicin* a lanciare il portatile fuori dalla finestra. 

L’esasperazione è troppa, sentiamo di non aver mezzi per rispondere coscientemente.  No, ChatGPT non è in grado di scrivere una puntata di Demoni Urbani, né una puntata di alcunché, almeno per ora. C’è di buono, per carità, che il lavoro degli autori è salvo per un po’. 

Ed è d’accordo anche lei: