Una macchina sempre in movimento, Rai ha nuove idee per il 2026: solo lui, il vero protagonista.
L’estate volge al termine, tra poco ricomincia la stagione dei ritorni – anzi, ci siamo. L’offerta Rai è incredibilmente ricca, valorizzando sempre i propri punti di forza. Fiction e tv show, ancora una volta vasta scelta per accontentare gusti differenti, oltre a richiamare una grande fetta di pubblico.
Difatti, maggiore è la possibilità di spaziare, più telespettatori si avvicineranno incuriositi. Al momento, scendono in campo volti rassicuranti, da Stefano De Martino ad Antonella Clerici o Alberto Matano. E, piano piano, il palinsesto si riempirà.
Ma l’azienda Rai non si ferma qui. In largo anticipo, sta valutando proposte per l’anno 2026. Puntare a format nuovi, stimolanti sia per il/la futuro/a conduttore/conduttrice a capo dell’eventuale trasmissione sia per coloro che guardano da casa. Soprattutto, si prediligerà lui, riconfermato volto di punta, dati i risultati.
Naturalmente la seconda metà della stagione entrante è già definita. Serialità previste in primavera, ancor prima il Festival di Sanremo. Tuttavia manca qualcuno all’appello che tornerebbe poco dopo e, comunque, nell’arco del 2026. Già questi mesi sono stati significativi, perciò accordata la fiducia.
Trattasi di Pino Insegno, al quale l’azienda ha rinnovato il contratto proprio in questi giorni. Al timone di Reazione a Catena – il cui rivale è stato (finora) Sarabanda su Canale 5, ora Avanti un Altro! la nuova edizione con Paolo Bonolis e Luca Laurenti – il conduttore romano è riuscito a dominare il preserale.
Infatti, sulla base dei risultati positivi, Rai ha avuto la conferma che il suo stile funziona per il game show delle 18.40, dunque annunciando il suo ritorno anche la prossima estate – attualmente, Reazione a Catena proseguirà fino al mese di ottobre. Non solo, il suo volto studiato per un prime time scoppiettante.
Potrebbe tornare con una nuova edizione di Facci Ridere, accanto al suo amico storico della Premiata Ditta Roberto Ciufoli oppure sperimentare e misurarsi attraverso stuzzicanti avventure. Format inediti affinché si valorizzi il suo background teatrale, in aggiunta alle sue abilità recitative. Si rinasce, dopo le critiche.
Invero, come si ricorderà, Pino Insegno è stato al centro di pesanti polemiche, negli ultimi anni, sostenendo quanto la sua posizione in Rai dipenda solamente da precise posizioni politiche e conseguenti amicizie. In una parola, raccomandato. Ma ha avuto la possibilità di dimostrare, ancora, il suo valore.
Si è impossessato nuovamente della propria identità artistica, posta in discussione. Ora è chiaro non si tratti di aiuti provenienti dall’alto bensì frutto di impegno e professionalità. Per tal motivo, l’azienda ha riconosciuto tali qualità, pronta a collaborare con lui su lungo termine: “Torno perché sono bravo” così ha affermato.
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