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Il 2022 de Gli Ascoltabili

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Amici, amiche, ascoltatori e ascoltatrici di podcast, canini, gattini, procioni e tutto il creato, siamo arrivati alla fine del 2022. Per noi de Gli Ascoltabili è stato un anno intenso, anzi, intensissimo: tante novità, che riguardano sia i nostri podcast storici, sia nuove produzioni bellissime, e ci prepariamo a stappare spumante e mangiare panettone con tanta voglia di metterci in gioco, carichissimi, l’anno prossimo. 

 
Abbiamo pensato potesse farvi piacere una bella panoramica degli episodi – e degli avvenimenti – che abbiamo voluto ricordare quest’anno.  

Gennaio, febbraio, marzo 

Il nostro anno è iniziato con un enorme inchino e chapeau a uno dei podcast (che non abbiamo fatto noi, sigh!) a opera di Pablo Trincia in collaborazione con Chora: Il dito di Dio. Ne abbiamo parlato anche in questo articolo, perché secondo noi quando una cosa è bella, va condivisa e stop. 
 

Sempre a gennaio, abbiamo terminato la pubblicazione degli episodi di No Coach, la nostra serie audio d’inchiesta in 6 episodi nella quale la giornalista e conduttrice tv Alessia Tarquinio racconta, storie di abusi nello sport. Il progetto è stato portato avanti grazie al lavoro di Daniela Simonetti, giornalista e autrice del libro inchiesta Impunità di gregge – sesso, bugie e omertà nel mondo dello sport –. L’ultimo episodio, narrato dal nostro Giacomo Zito, ha come protagonista la storia di Flaminia, una bambina appassionata di dressage che si trova a dover affrontare le violenze del suo istruttore.  
 

In Italia (ma non solo), tra gennaio e febbraio (ma non solo), c’è un solo evento in grado di unire tutti, amanti di podcast e non, sia che lo si ami, sia che lo si odi: Sanremo

E noi abbiamo fatto veramente il botto. 

A Sanremo sono dedicati alcuni episodi di Ikaros – Le ali di cera del rock, il podcast che abbiamo prodotto per Spotify Studios e condotto da Morgan. Tra i cantanti distrutti di cui abbiamo scritto, due di loro a Sanremo devono tanto, chi la vita, chi la morte. 

Partiamo da lui: Luigi Tenco.  

La notte del 27 gennaio 1967, dopo essere stato eliminato da Sanremo, Luigi Tenco si chiude nella sua stanza d’albergo e si dà un colpo di pistola alla tempia. Lascia un biglietto, a cercare di dare senso a un atto come questo. Aveva 29 anni.  

Morgan ha arricchito l’episodio cantando un inedito, “Le luci e il tempo”, meraviglioso inno a Luigi Tenco, andato a sostituire le musiche (spaziali) di Ikaros create da Operà Music, e presentato durante il nostro maxi evento di Ikaros Night, il 17 febbraio 2022, in concomitanza con l’uscita dell’ultima puntata del podcast, dedicata a nientepopodemeno di Kurt Cobain

In secondo luogo, ma non per importanza, abbiamo dedicato un episodio di Ikaros a una delle voci più belle ed emozionanti della musica italiana, l’incommensurabile Mia Martini, che nel Sanremo 1989, dopo anni di assenza, dolore e rabbia, torna a calcare il palco più famoso d’Italia. Una storia epica, da ascoltare. 
 

Ma come potremmo parlare di Sanremo 2022 senza nominare il mitico Fantasanremo? E vuoi che non vi abbiamo scritto una puntatina ad hoc per La mia Storia, dal titolo (ovviamente) Papalina

E ancora: l’11 febbraio, in occasione della Giornata mondiale del malato, abbiamo proposto una serie di podcast dedicati alle problematiche osteoarticolari più comuni, fatti insieme al super ortopedico e divulgatore Stefano Guerrasio: Una macchina chiamata corpo

Nello stesso giorno, nel 2013, il Vaticano ha la sua first reaction: Shock! A causa di Ratzinger che decide di dare le dimissioni, e noi ci abbiamo dedicato uno degli episodi più divertenti de La Mia storia, Mollo tutto e…  
 

Finiamo febbraio nel segno del crimine. Mentre l’ignara futura autrice dell’episodio festeggiava a Milano i suoi ventitré anni, Oscar Pistorius, che certo presentazioni non ne necessita, uccideva Reeva Steenkamp, la sua fidanzata, di 29 anni. Abbiamo dedicato alla sua storia l’episodio L’uomo che cade di Demoni Urbani. 

Infine, la mattina del 27 febbraio 1958, in via Osoppo a Milano si terrà una delle rapine più famose d’Italia; senza sparare un solo colpo, alcuni uomini assaltarono un furgone portavalori di 500 milioni di lire. È l’esordio di uno dei periodi più neri della storia del capoluogo lombardo; e noi abbiamo dedicato un intero podcast alla malavita milanese, Milano Bandita, prodotto per Amazon Audible. Una bomba, che vi dobbiamo dire.  

Chiudendo in dolcezza la prima parte dell’anno, abbiamo voluto festeggiare con una serie di podcast bellissima la giornata internazionale della visibilità transgender, organizzata per il 31 marzo. Genitori in trance consta di sei episodi in cui lo psichiatra Furio Ravera evoca i dialoghi con i genitori di alcun* pazient*, genitori che per ignoranza e paura non sanno come comportarsi con i propr* figl*, alle prese con il delinearsi di identità di genere diverse dal sesso assegnato alla nascita. Una chicca, che ve lo dico a fare.  

Aprile, maggio, giugno 

Andiamo in primavera. Il 2 aprile del 1977 viene arrestato Francis Turatello, uno dei protagonisti della Milano criminale (e del nostro podcast Milano Bandita), e ci sono ben due episodi dedicati a questo personaggione; il 15 aprile del 2019, a Parigi, un incendio devasta la cattedrale di Notre-Dame. È stato un evento toccante e terribile da vedere in tv, c’è chi l’ha inserito in una canzone (Gazzelle, parliamo di te), e chi in una puntata de La mia Storia – Questa vita assurda. 

La notte tra il 25 e il 26 aprile, invece, Armando Lovaglio, all’epoca poco più che ventenne, uccide Domenico Semeraro, il nano di Termini. Una di quelle storie in cui ci si domanda, fino all’ultimo, quale sia il confine tra il bene e il male. Alla vicenda abbiamo dedicato l’episodio di Demoni Urbani Un metro e trenta di statura. 

Aprile si chiude poi con la nostra partecipazione a Ilpod Awards. Candidati come miglior podcast true crime, ci portiamo a casa un soddisfacente secondo posto. Decisamente niente male. 

“Ben venga maggio e il gonfalone amico, ben venga primavera. Il nuovo amore getti via l’antico nell’ombra della sera, nell’ombra della sera”, cantava Francesco Guccini. Per noi maggio è il mese della masturbazione. E cosa c’è di meglio di dedicate all’amore per noi stess* una puntata del nostro podcast Brave mai
 

Arriviamo a giugno, arriva l’estate, e la nostra attenzione va tutta al Pride Month. E con orgoglio (Pride), abbiamo preparato tanti episodi a tema, sia in Genitori in trance, sia in Brave mai. Per celebrare l’inclusività, poi, vorremmo ricordare anche Tutte le famiglie felici, il podcast di Rossella Canevari che tratta di famiglie vere verissime, non sempre raccontate a sufficienza.  

Luglio, agosto, settembre 

L’estate non ci ha fermat* nemmeno per un secondo. Abbiamo inaugurato il mese di luglio con due episodi de La mia Storia dedicati a due anniversari importanti. 

Il 5 luglio 2021, a Roma, ci lasciava la più grande, Raffaella Carrà. A lei abbiamo dedicato l’episodio 1 della terza stagione della serie, dal titolo “Rumore”.  

A luglio, del 2019 stavolta, il nostro paese è stato teatro di uno dei top akward moment di sempre: dopo che la capitana della Sea Watch Carola Rackete, appena trentunenne, ha forzato la chiusura del porto di Lampedusa per far sbarcare 42 migranti che ospitava sulla sua nave, l’allora premier Matteo Salvini decide di portarla a processo; la ragazza, ad Agrigento, si presenta in Tribunale senza reggiseno e, improvvisamente, il Paese sposta l’attenzione su quel gesto così “sfacciato e sbruffone”: il tema sarà affrontato da due sorelle torinesi, nella puntata Sorelle.  

Ad agosto, un altro episodio de La Mia Storia ha voluto ricordare l’anniversario della morte di Lady D. Il titolo è Lei, e offre un punto di vista originale ed emozionante di quel periodo nero, grazie alla storia di Rick Williams, un paparazzo inglese.  

Sempre ad agosto, abbiamo pubblicato un episodio di Demoni Urbani che vi ha particolarmente colpito – pensate che è il più ascoltato dell’anno, grazie Spotify Wrapped per avercelo fatto scoprire -, su uno dei delitti mediatici più famosi del nostro Paese, sul quale ancora oggi ci sono dubbi e misteri: la morte di Chiara Poggi.  

La puntata s’intitola Garlasco

Chiudiamo agosto con disagio: a ferragosto è uscita una puntatona, Insolazione d’amore. Vee Tridente, Veronique Bunny e lo spirito di tutte le anime disagiate del mondo affrontano il cocente tema degli amori estivi, noti con il termine scientifico di “sòle”. Insieme a loro Laura Scaini della community “Vabbé mi sono fatta di peggio”.

3 Settembre, il gennaio degli studenti, ospita la giornata mondiale del benessere sessuale (ve l’abbiamo già detto di ascoltare Brave mai? no? 

Settembre per noi è stato anche il mese delle presentazioni: dal 23 al 25 settembre Demoni Urbani è stato ospite del Festival delle serie tv, alla Triennale di Milano, partecipando a un award che avrebbe premiato il podcast che vorremmo vedere trasformato in serie tv. 

Siamo arrivati secondi, ma siamo felici lo stesso. 

Il 10 settembre, invece, il nostro Gianluca Chinnici, art director e curatore di diverse serie (tra cui Demoni Urbani) ha presentato al chiostro Nina Vinchi del teatro Piccolo di Milano il podcast Milano Bandita. 

Sul palco, con lui, l’attore teatrale e voce del podcast Mauro Malinverno, e la giornalista Cristina D’Antonio. 

 
Ottobre, novembre, dicembre 

Passiamo ora alla fine di questo dolcissimo anno. Il 3 ottobre abbiamo partecipato al Festival del Podcasting insieme a Demoni Urbani – trovate in questo articolo una bella rece della serata, e il 27 ottobre abbiamo iniziato a lavorare insieme all* bellissim* e bravissim* ragazz* di Brave mai. 

Ottobre, ormai lo sapete, è anche il mese in cui ci sbizzarriamo per trovare la puntata di Demoni Urbani perfetta. Anche quest’anno, quindi, abbiamo proposto una storia di Halloween terrificante e assurda. Anton Lundin Pettersson, ventun anni, a fine ottobre 2015 entra in una scuola svedese vestito da Dart Vader, con una spada enorme in mano. Il resto della storia la trovate nella puntata La morte nera.  
 

Veniamo a novembre. L’11 novembre abbiamo partecipato a IF! Festival, il festival che dal 2014 racconta il valore della creatività come elemento centrale per la industry della comunicazione. Il nostro amministratore delegato Giacomo Zito ha parlato di podcast insieme a Federica Lupoli e Massimo Cirri. Qui il suo bell’intervento. 

Non possiamo poi parlare di novembre-dicembre senza ricordare, celebrare, strapparci i vestiti, onorare e venerare una delle nostre sante protettrici: Britney Spears

E se seguite il nostro Podcast del disagio, saprete bene come è sempre un piacere dedicarle contenuti originali. A fine 2021, dopo anni di battaglie legali, Britney è uscita dalla conservatorship che la obbligava, tra le tante cose, a non lasciare il paese. 

E noi, che a Britney siamo affezionat* e che senza di lei non possiamo stare, abbiamo dedicato diverse puntate del Disagio: da Back to the Spears, all’intramontabile Toxic.  

 
Britney Spears – …Baby One More Time (Official Video) 

Passiamo poi al recentissimo: i mondiali in Qatar 2022 sono terminati, l’Argentina ha vinto e, oltre a fare tante felicitaciones agli amici argentini, vogliamo condividere un bel lavoro che abbiamo prodotto l’anno scorso: Distuptive, il prima e il dopo del calcio, condotto da Angelo Astrei. E volete davvero che non dedicassimo una puntata al più grande dei grandi, Leo Messi?  

 
Chiudiamo questa bella carrellata di episodi bellissimi con una parentesi Dedicata a Demoni Urbani. 

Quest’anno abbiamo deciso di dedicare le puntate di dicembre al Natale, con tre episodi terrificanti pensati proprio per annerire i giorni di festa (muahahah). Non vi facciamo troppi spoiler, ma vi invitiamo a seguire la pagina di Demoni Urbani su Facebook per tante, tantissime novità. 

Dulcis in fundo…  

Forse non tutti sanno che, il 18 maggio 2023, Demoni Urbani diventerà uno spettacolo teatrale. Sì, ve lo diciamo così, senza morbidezze. 

Vi aspettiamo al teatro degli Arcimboldi di Milano, con lo spettacolo “Amori Tossici” dove insieme ci crogioleremo di fronte all’interpretazione magistrale del nostro sempre amato Francesco Migliaccio.  

Bene se siete giunti a leggere fino a qui non ci resta che augurarvi buone feste.