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Indovina chi fa un nuovo podcast? Harry e Meghan, folks!

Li abbiamo lasciati qualche mese fa, nella loro casetta a Montecito, California, mentre mandano cv in giro per la città alla ricerca di lavori “normali”.

Abbiamo sofferto per la solitudine di Harry, che ha lasciato a Londra famiglia e amici, e rivisto tutte le puntate di Suits in cui Meghan era protagonista.

Tra l’altro, di recente, Meghan Markle è stata protagonista di una vicenda terribile, che ha condiviso in un pezzo struggente e crudo pubblicato sul New York Times, relativo al suo aborto spontaneo avuto pochi mesi fa, “The loss we share”, che potete leggere interamente qui.

In ogni caso, i duchi del Sussex fanno sempre parlare di sé, nel bene o nel male. 

I più informati sapranno che qualche tempo fa, Harry e Meghan hanno fondato una loro società di produzione, la Archewell Audio, sfruttando il passato di attrice di Meghan e il talento di Harry nell’arte dello speakeraggio – di cui abbiamo abbondantemente scritto qui. L’accordo con Netflix non ha tardato ad arrivare, e, come hanno fatto Michelle e Barak Obama una volta lasciata la Casa Bianca, i nostri duchi preferiti si sono messi a produrre contenuti multimediali come film, serie tv, documentari e programmi per bambini. «Il nostro obiettivo è creare contenuti che informino, ma che diano anche speranza. Essendo genitori da poco, per noi è importante creare programmi per famiglie che siano fonte di ispirazione», dicono ai tabloid.

E ora, dopo l’uscita dell’ultima stagione di The Crown, – che, ricordiamo, non ha fatto particolare piacere a nessuno dei membri della Royal Family, figuriamoci Harry e Meghan – i due hanno deciso di stringere un nuovo accordo, stavolta con Spotify.

Dopo Netflix, l’accordo con Spotify: il podcast reale che tutti stavamo aspettando

Sì, ok, vedere serie tv è bello e emozionante, ma volete mettere l’ascolto dei podcast

Se vi serviva un’ulteriore conferma dell’importanza di questo medium super figo, Harry e Meghan vengono in vostro soccorso.

I due hanno da poco trovato un accordo Spotify per trasmettere il loro primo podcast.

Cominceranno con una puntata del podcast «Speciale per le vacanze», nato con l’intento – parole loro – di risollevare il pubblico di tutto il mondo, e verrà rilasciato entro la fine dell’anno. La prima serie, invece, è prevista per l’anno prossimo. 

La partnership include numerosi programmi, che saranno disponibili esclusivamente su Spotify.

In un’intervista recente, i nostri duchi hanno detto che «Quello che amiamo del podcasting è che ricorda a tutti noi di prenderci un momento e di ascoltare veramente, di connetterci l’un l’altro senza distrazioni. Con le sfide del 2020, non c’è mai stato un momento più importante per farlo, perché quando ci ascoltiamo e ascoltiamo le storie degli altri, ci viene ricordato quanto siamo tutti interconnessi». 

Tutti vogliono creare il proprio podcast… e fanno bene!

Everybody wants to produrre il proprio podcast: Harry e Meghan non sono i primi, e ci crediamo. La voglia di condividere le proprie esperienze, creare narrazioni, di raggiungere un pubblico che magari non ha molta voglia di leggere, ma vuole fortemente informarsi, è forte almeno quanto lo è il bisogno di raccontare

Al di là delle grandi aziende e delle grandissime personalità – da Oprah Winfrey a Michelle Obama –  sono moltissime le persone che hanno deciso di creare un podcast, magari creati in maniera fin troppo artigianale, utilizzando il proprio smartphone e un paio di cuffie bluetooth.

I risultati forse non saranno stati particolarmente degni di nota, ma il divertimento sarà assicurato.

Hai un’idea super per il tuo podcast, oppure vuoi saperne di più? Scrivici e condividi con noi la tua idea, possiamo realizzarla insieme!

Voglia di Royal family? Ma ci pensiamo noi! Ascolta “Un’amica reale”, direttamente da “La mia storia”

Eh, lo sappiamo, seguire le vicende della Royal Family è un po’ come sapere a memoria la trama che si nasconde nelle grandi soap, alla stregua di Beautiful o de Il segreto: lo facciamo tutti ma un po’ ce ne vergogniamo. 

Complici i giornali, certo, che condividono sempre e comunque ogni minima e insignificante notizia che possa essere anche solo leggermente collegata alla Royal Family. Kate Middleton veste abiti da 30 sterline? Articolo. Harry e Meghan prendono un nuovo cucciolo? Cento articoli e servizi al tg. A Queen Elizabeth si rompe la leva del cambio della sua macchina e va dal meccanico a farla aggiustare? Minimo una nuova serie tv.

E anche noi, nel nostro piccolo, siamo affascinati dalla Royal Family, fosse solo perché – e qui R. R. Martin fa da insegnante, con la fortunata serie Game of Thrones – dove c’è un trono, ci sono intrighi. Dove ci sono intrighi, c’è curiosità, e dove c’è curiosità, beh, ci siamo tutti noi. 

Per questo la prima puntata della seconda stagione de La mia Storia – che, per quei pochissimi che non lo sapessero è il nostro format dedicato alla vita di uomini comuni al cospetto dei grandi eventi che hanno fatto la Storia, con la S maiuscola, l’abbiamo dedicata alla nostra unica Queen. La puntata, magistralmente interpretata da una pazzesca Maria Ariis, s’intitola “Un’amica reale” e racconta la Elizabeth da un punto di vista assolutamente particolare. Potete sentirla in un sacco di posti, come qui, qui e qui

Non è facile essere la migliore amica di Queen Elizabeth. Joanne, una sessantenne londinese, condivide con la regina d’Inghilterra una vita intera di ricordi. Parla con lei ogni giorno, le chiede consigli, ci beve il the. Ricorda ogni piccolo dettaglio della loro amicizia e, in nome di essa, trascura l’amore per suo marito Howard. Joanne e Elizabeth sono unite, fino a quando un evento scatena l’ira della fedele Joanne. Un evento che supera, in proporzione, anche la pandemia dovuta al coronavirus. È l’arrivo di Meghan Markle, la moglie del principe Harry: una donna lontana dai dettami della corona, che insieme al marito deciderà di allontanarsi dalla famiglia reale. Questa scelta è inaccettabile, per Joanne: la donna non capisce perché l’amica Elizabeth, solitamente così integra e rigida, possa passare oltre a una disgrazia così devastante…