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La scialuppa e la nave

La tecnologia ci ha teso una mano in queste settimane. Ma non è la risposta

Misuriamo il livello di sollecitazione del computer portatile dalla schizofrenia con la quale la sua ventola parte per raffreddare il processore. In queste settimane è sempre accesa. Abbiamo la suite di Adobe per registrare con Audition, Pages sempre aperto per scrivere i copioni, XMind, Zoom, Zencastr, Slack, Mail, Keynote… un casino.

Da quando abbiamo scoperto gli strumenti di videoconferenza, non passa giornata senza una sessione, una call… alla fine ci si sente esausti. Noi che facciamo podcast di professione abbiamo sperimentato l’uso di queste piattaforme che ci hanno permesso di simulare l’interazione con ospiti, esperti, influencer come se fossero in studio con noi. Ma non c’è davvero uno studio. E questo è certamente uno degli aspetti che più ci mandano in confusione quando progettiamo un podcast.

Oggi la pianificazione de GliAscoltabili è ricca di nuovi titoli e progetti: ora che abbiamo quasi terminato grandi serie come Demoni Urbani e Sostenibilità for Beginners, la nostra concentrazione è tutta sulla prossima stagione, nella quale intendiamo pubblicare nuove serie narrative di grande impatto. A patto di trovare momenti di concentrazione verticale, sempre più difficili nella babele della connettività a 360°.

I contesti delle nostre videocall ci fanno atterrare in soggiorni con librerie, nella migliore delle ipotesi, quando non in cucine e angoli nella camera da letto. Le immagini di background in chiave hanno vivacizzato per un po’ le nostre discussioni. Ma dopo aver commentato le (finte) vacanze alle Maldive o qualche scorcio di montagna, riemerge la pesantezza di una situazione che appiattisce le nostre realtà. Cerchiamo allora con determinazione ciò che attraverso la narrazione, nei podcast che realizziamo, ci propone un senso della nostra esperienza umana in questi appartamenti. 

Oggi è più facile entrare in contatto, ma ciò che facciamo riveste valore nella dimensione sociale

Da produttori di podcast italiani abbiamo intervistato molte figure importanti su ambiti tra i più eterogenei: giornalisti, scrittori, esperti tecnologici, scienziati, medici. È sempre stato interessante incontrarli eppure… vederli in questi contesti familiari, sebbene ce li faccia sentire più vicini, rende più difficile attribuire loro la straordinarietà che rappresentano.

Abbiamo già condiviso la difficoltà di trovare delle storie in questo periodo che non siano di virus e resistenza. Anche le storie di ripartenza alla lunga sono poco stimolanti. Come se uscire da questo binario unico, che è il ritorno a tappe verso la normalità, fosse un film già visto. Possibile che anche il video sia diventato un luogo di omologazione, fatto di webcam e computerini, dove mettersi spalle alla finestra ci fa diventare piccoli seguaci di Nosferatu?

Meglio un podcast fatto bene. Solo audio. E pazienza se YouTube fa più numeri del podcast. In fondo è l’unico caso in cui l’immagine è al servizio dell’audio, godiamoci questo piccolo primato dei podcast italiani.

Il podcast è specchio di una società in cammino

Ci impone di immaginare, di colmare con la nostra fantasia autobiografica le suggestioni che il sonoro ci trasmette, è per questo uno strumento esaltante sia per chi realizza contenuti in formato podcast che per chi li ascolta. Naturalmente stiamo scrivendo dei podcast narrativi più coinvolgenti, quelli frutto di un percorso di progettazione che nasce dall’ispirazione per una storia, un’atmosfera, che prende il volo dal pensiero, più che dall’intrattenimento fugace del tenersi compagnia come fanno generalmente le radio. Quel podcast che ci piace fare a GliAscoltabili, parlando di ogni argomento capace di contenere una storia coinvolgente.

Per questo il podcast riflette la società: perché è specchio delle nostre idee e delle nostre paure, delle nostre felicità e solitudini. Un terreno di sperimentazione che la residenza forzata nelle nostre case ha amplificato squarciando panorami che non avremmo potuto visitare personalmente, permettendoci di viaggiare laddove non avremmo potuto percorrere pochi metri a piedi senza essere fermati. Adesso siamo pronti a fare di nuovo sul serio, al netto dei “mostri” della diretta come Zoom, Skype, Bluejeans, che ci distruggono nell’immagine, con le nostre allergie, le nostre familiarità che improvvisamente diventano broadcast per persone sconosciute che si impossessano dei nostri privati. Keep out!

Con @HOME – Tecniche di sopravvivenza abbiamo conosciuto persone interessanti, scoperto dimensioni inedite. Non vediamo l’ora di ritornare a raccontare la vita

L’esperienza del podcast che poi è anche un video Zoom che è anche un video YouTube di @HOME – Tecniche di sopravvivenza è stata un’ottima scialuppa di salvataggio che ci ha permesso di guadare il mare che avevamo davanti, insieme a un gruppo di naufraghi che ha voluto mettere a disposizione le proprie competenze e il proprio metodo redazionale per fare qualcosa fatto bene, pensato, con un capo e una coda. Se vi dicessimo che questo progetto lo abbiamo fatto anche e soprattutto per noi? E poi abbiamo imparato nuove modalità per entrare in contatto con il nostro pubblico, attraverso esperti-persone normali che ci hanno fatto sentire meno soli e con qualche strumento in più per interpretare quanto ci stava accadendo.

Ora che il peggio sembra passato siamo tutti pronti a riprendere il nostro lavoro di narratori, e a impostare nuove serie di podcast capaci di guardare al futuro, come una serie sui grandi scrittori condotta da Paolo Roversi, una sul mondo sanitario dove le mille storie umane che si svolgono negli ospedali rivelano drammi, passioni, solidarietà e scenari incredibili, collaborazioni con altri podcaster di successo, perché non vediamo l’ora di contaminarci con contributi di esperienze differenti. Infine, narrazione per bambini, per dare il giusto tributo ai grandi assenti dal dibattito pubblico: narriamo anche per loro. GliAscoltabili non seguirà più le stagioni. Saremo pronti anche ad agosto per fare il nostro lavoro: interpretare la realtà per attribuirle un senso con podcast italiani di qualità.