La mia storia

Tra realtà e finzione, vite di uomini comuni colte nell’istante in cui si compie la Storia.

Il primo impatto

1870. Parigi. Franck Durand, un giovanissimo garzone della società di produzione di selle “Sellerie Francaise” incontra tutte le mattine Nadar che si informa sulle proprie cavalcature prima di andare in atelier, all’ultimo piano di Boulevard des Capucines, 35. A Nadar è simpatico quel ragazzo, e prima di trasferirsi in un altro atelier gli regala la stampa di un autoritratto. Il famoso “Autoportrait ‘tournant’, che il giovanissimo garzone piazza incorniciato nel suo negozio. Nel suo mondo interiore vive ogni aspetto dell’eccitazione di quegli anni. Fino a quando diventa Adulto. Ormai è diventato direttore di quella florida azienda di selle da cavallo. È il 1890. E a una visita particolare di due giovanissimi clienti che stanno lavorando a un sistema di impressione a lastra secca per la fotografia. Notano la foto. La vogliono perché li ispira. L’uomo non comprende la loro eccitazione per quel ritratto. Ma glielo offre insieme alle selle che i due hanno ordinato. Cinque anni dopo, 45enne, riceverà in negozio un invito alla prima rappresentazione pubblica del cinematografo. Quei due uomini erano i fratelli Lumiere, che in quell’occasione, gli regalano una macchina di proiezione con il loro primo documentario. È stata infatti la foto dell’autoritratto di Nadar a ispirarli, insieme alle loro scoperte scientifiche sulla tecnica fotografica, per la loro nuova invenzione.

Credits

Un programma ideato da Giacomo Zito

Interpretato da Riccardo Buffonini

Scritto da Riccardo Motta

Sound design di Francesco Campeotto e Alessandro Levrini

Produzione Giacomo Zito e Ilaria Villani