Tutti pazzi per Ikaros Night: l’evento che omaggia gli Icaro della musica

Lettori e lettrici assidui e affezionati del blog de Gli Ascoltabili, tenetevi pronti perché vi vogliamo carichi a pallettoni. Conoscete già a memoria tutte le puntate di Ikaros, il podcast in 18 episodi che abbiamo prodotto con Operà Music per Spotify Original, vero? Se così non fosse, ecco un rapido recap.

Ikaros è uno dei podcast migliori in circolazione e racconta le storie dolorose di artisti tormentati, con un Host che, diciamolo, è lui stesso un “Ikaros” mancato: Marco Castoldi, in arte Morgan.

Sono 18 episodi, ma noi ovviamente speriamo che saranno molti di più (hey amici di Spotify, ci leggete? <3) ognuno dedicato a una leggenda musicale scomparsa prima del tempo, lasciandoci piangenti e disperati.

Parliamo, ad esempio, di Amy Winehouse, Dennis Wilson, Jeff Buckley, Ian Curtis, Judy Garland, Mia Martini, 2pac, Whitney Houston. Tanti i denominatori comuni: il talento, la giovinezza, la distruzione, il dolore.

Il podcast è uscito ogni giovedì a partire dal 21 ottobre 2021 ed è terminato il 17 febbraio 2022 con un episodio speciale dedicato a nientepopodemeno di Kurt Cobain. E come celebrare l’Ikaros più Ikaros della stagione?

Ce lo siamo domandati a lungo e alla fine siamo arrivati a una conclusione: c’è da festeggiare, ma c’è da farlo in grande, e soprattutto dal vivo. Un evento è quello che ci vuole, ed ecco che all’Apollo Club di Milano, proprio giovedì 17 febbraio, si è tenuta la notte degli Ikaros, o, meglio, l’“Ikaros Night”. C’è Morgan, certo, ma anche un co-conduttore top: Francesco Mandelli.

Perché Morgan è il conduttore perfetto di Ikaros?

Gli artisti di Ikaros sulla Terra ci sono rimasti poco. Ma, attraverso la loro musica, hanno lasciato segni, emozioni e grandi vuoti. Come cantano i Jethro Tull, too old to rock and roll, too young to die.”

Per raccontare come si deve la vita di artisti tormentati, c’è bisogno di un conduttore la cui vita sia tormentata, al punto da definire sé stesso un “Ikaros mancato”. Dice, infatti: «Perché non fare un Ikaros su di me? Il successo di questo podcast sta nell’empatia con le vite che vengono raccontate, spesso inedite o poco attinenti agli eventi morbosi e sensazionalistici, forse più alla portata del pubblico”. E ancora: «ci affascina quello che hanno scritto, ma quando erano belli e vivi. Mi piace, mi va vibrare e mi emoziona profondamente la loro arte. Sono stati tutti dei grandi creatori, distruttivi e soprattutto distrutti». Non c’è dubbio, Morgan è assolutamente l’Host perfetto.

Ikaros Night: una panoramica della serata con Morgan e Francesco Mandelli

Il palco è pronto: due chitarre, una tastiera, due microfoni e due poltrone rosse, pronte ad accogliere i due ospiti d’eccezione. Tutto intorno, moltissime persone, per lo più sedute: un po’ come se fosse un nostro Unplugged.

Francesco Mandelli, attore e regista, ha un compito difficile: accompagnare Morgan nel racconto delle storie dei protagonisti di Ikaros Night. E lo fa egregiamente.

Parole e musica: agli estratti del podcast, letti meravigliosamente da Morgan, si alternano canzoni e cover degli artisti, eseguite ora alla tastiera, ora alla chitarra. Uno show a tutto tondo.

Si parte con il grande, grandissimo Luigi Tenco, che tutti sanno essere l’artista idolatrato da Morgan, al punto che lo spettacolo inizia con “Le luci e il tempo”, il brano inedito che il cantautore ha scritto proprio in occasione dell’uscita dell’episodio “Ciao, Luigi”, e contenuto alla fine della puntata.

Dopo la lettura di un estratto dal podcast, Morgan alla tastiera ha proposto una sua versione di Mi sono innamorato di te, caposaldo della produzione tenchiana.

Mia Martini, Elvis, Judy Garland Kurt Cobain: i protagonisti di Ikaros Night

Si passa poi a Mia Martini, con la lettura del passaggio in cui, il 21 febbraio 1989, la bella Mia sale sul palco dell’Ariston per cantare “Almeno tu nell’universo”, canzone di straordinaria bellezza, classificata nona. Mia Martini, a causa dell’ostracismo – o, per dirla con un termine contemporaneo, del mobbing – mancava dai palchi da anni, ma ha saputo rialzarsi sempre, nonostante le batoste che riceveva. Morgan la omaggia, cantando insieme al pubblico proprio quella canzone.

C’è poi un bell’intervento, con Francesco Mandelli, dedicato ad Andrea Pezzi, volto di MTV Italia e ex conduttore di Tokusho (al quale partecipavano gli stessi Mandelli e Morgan), nonché un imprevisto ma divertente cammeo di Luigi Luciano, alias Herbert Ballerina.

Ancora, dopo un intervento dedicato a Elvis, il re, e l’esecuzione magistrale di You don’t have to say you love me, è il momento del dio Kurt Cobain: Morgan ne legge il biglietto di addio e si esibisce in una perfetta “The man who sold the world” di David Bowie.

C’è tempo per un accenno a Judy Garland, con l’esecuzione di “Somewhere over the rainbow”, ed è presto il momento dei saluti.

Ikaros Night: ci sarà una nuova stagione di Ikaros?

Un augurio? Che ci siano presto nuovi Ikaros raccontati da Morgan. Lui ha già le idee chiare: Rino Gaetano, Piero Ciampi, Jim Morrison, Sid Vicious, Stefania Rotolo, Ivan Graziani, per citarne alcuni. Non ci resta che sperare che la prossima stagione arrivi, e arrivi presto.


Ikaros: la nuova serie de Gli Ascoltabili, un podcast originale Spotify

Rullino i tamburi, squillino le trombe, cinguettino gli uccellini e suonino forte i clacson: in casa Gli Ascoltabili ci sono grandi novità. 

Primo, come ben sapete, abbiamo avviato una collaborazione con nientepopodemeno che… Spotify. Demoni Urbani è piaciuta talmente tanto (e che non ce lo sapevamo?) da chiederci altre stagioni del podcast crime più figo di sempre, in esclusiva! 


Sorry a tutti gli affezionati che ci chiedono perché non carichiamo più le puntate su Spreaker e sui nostri canali… Ricordiamo però che, se non avete Spotify o per qualche motivo non lo utilizzate, potete comunque trovare i nuovi episodi sulla nostra pagina.

Secondo, Spotify ci ha chiesto altri due podcast, e sono, ragazzi miei, SPAZIALI. 

Disruptive: il prima e il dopo del calcio

Del primo sapete già molto: si tratta di Disruptive, il podcast condotto da Angelo Astrei e scritto da Angelo Astrei e Giuseppe Paternò Raddusa. L’argomento? El futbol, signore e signori. 

Nella storia avvengono episodi che diventano spartiacque, separando in modo netto il prima dal dopo. Anche nel calcio è così: persone, giocate e idee hanno rivoluzionato lo sport più seguito dal mondo, stravolgendo le dinamiche di un gioco che vive sul campo ma si alimenta e vive in molti mondi. 

18 episodi, 18 nomi che nel bene e nel male hanno cambiato le carte in tavola, o meglio, nel campo. Da Francesco Totti a Mia Hamm, da Pierluigi Collina a Cristiano Ronaldo, da Franco Baresi a José Mourinho, c’è solo l’imbarazzo della scelta, e il desiderio di partire dal personaggio preferito. 

Ascolta la serie qui!

Ikaros: le ali di cera del rock

Il secondo podcast originale Spotify è la nostra chicca, il nostro fiore all’occhiello, la ciliegina sulla torta. Si chiama Ikaros, le ali di cera del rock, condotto egregiamente da Marco Castoldi, in arte Morgan. Una puntata a settimana, ogni giovedì a mezzanotte (ergo la notte tra mercoledì e giovedì, ve lo diciamo perché pure noi ci stavamo confondendo), a partire dal 21 ottobre.

Ikaros racconta le storie di quei geni della musica la cui esistenza si è consumata troppo presto; artisti che, compressi nelle loro sensibilità estreme, hanno lasciato un’eredità con cui, ancora oggi, facciamo i conti.

Artisti che, per ragioni differenti, hanno “bruciato” le proprie ali, consegnandosi a una vita ipervelocizzata, tragica, destinata al mito.

Miti sofferti e indimenticabili, raccontati da un narratore d’eccezione: Morgan, che offre voce e spirito alle emozioni e alle tensioni che hanno animato queste anime malandate e straordinarie.

Chi sono gli Ikaros? 

Ikaros, ispirandosi al personaggio della mitologia greca che si avvicina troppo al sole bruciando le ali di cera, racconta le storie di quei talenti musicali la cui esistenza si è consumata troppo presto. Artisti che, compressi nelle loro sensibilità estreme, hanno lasciato un’eredità imprescindibile al resto del mondo.

Gli Ikaros, protagonisti di biografie esperite al massimo, di passioni brucianti, dilaniati da luci e ombre, si sacrificano in nome della loro arte. Nel breve periodo di tempo in cui abitano la Terra hanno dato tutto quello che potevano, a chi li ha ascoltati. E, infine, sono volati via, impedendoci di immaginarli “anziani”, cristallizzandosi in eterno nella loro arte. 

Cosa racconta Ikaros?

Gli artisti di Ikaros vengono “abbracciati” dalla narrazione nel momento di maggiore difficoltà delle loro esistenze. Quando stanno per lasciarci per sempre come presenza fisica insediandosi però nella memoria collettiva. Ikaros racconta la morte e racconta la vita. Esalta il senso del tempo che passiamo sulla terra, il desiderio di influenzare il mondo, i suoi cambiamenti, la sua velocità. 

Di quali Ikaros raccontiamo?

Non si tratta di spoiler, state tranquilli. Gli Ikaros di cui vi raccontiamo sono 18, e ne abbiamo nominati nei nostri canali solo alcuni. 

Amy Winehouse, ad esempio, ha dato inizio alle danze giovedì 21 ottobre. Seguiranno, in ordine sparso e segretissimo, Janis Joplin a Kurt Cobain, da Judy Garland a Jeff Buckley senza trascurare Billie Holiday, Brian Jones, Elliott Smith.

Gli altri, però, li dovete indovinare voi! Seguiteci sui nostri social, ogni settimana avrete la possibilità di “indovinare” l’Ikaros prescelto.

Ikaros è già sulla bocca di tutti!

È stato difficile trovare il tono giusto? «Ogni puntata parla di una storia di vita diversa, storie irripetibili di personalità artistiche di grandissimo livello. E così per ciascuna ho usato un approccio e un tono diversi. Mentre leggo sono emozionato perché è come se scoprissi e ascoltassi queste storie per la prima volta. Ho improvvisato. L’ascoltatore partecipa insieme a me alla sorpresa di entrare nelle vite di questi personaggi».

Ragassuoli, siamo finiti anche sul Corriere con un’intervista bellissima che trovate qui. Di certo non la perderete, vero? eh?

Ikaros: ascolta il primo episodio, “Amy si sveglia a mezzanotte”

23 luglio 2011. L’icona r’n’b Amy Winehouse, una delle artiste più popolari della sua generazione, viene ritrovata senza vita nella sua abitazione a Camden Town, Londra. Quello di Winehouse è un talento naturale, una capacità impressionante di scrivere e fare musica, un’abilità straordinaria di generare carisma. Sono tante, tuttavia, le ombre nella sua esistenza: la dipendenza da alcol e droghe, su tutto. La sua morte è uno choc per i fan che ha in tutto il mondo, e per il mondo musicale che perde una delle sue esponenti più libere e creative…

Ascolta Amy si sveglia a mezzanotte qui.