Podcast narrativi e audio drama: un mondo in esplosione

Fiction podcast, narrativa, audio drama, radiodramma: di cosa stiamo parlando?

Chissà, forse non vi è ancora capitato di lasciarvi travolgere da un podcast narrativo; di pura fiction o anche di “non-fiction romanzata”. Ma negli ultimi anni vi è stata una vera e propria esplosione dei cosiddetti audio drama: no, non c’entrano molto con i cari vecchi radiodrammi – ne parleremo tra poco. Esplosione, dicevamo, che si è verificata soprattutto negli USA. Però nemmeno in Italia si scherza, specie qui da noi a Gli Ascoltabili. Ma sappiamo già quanto ci amate e seguite, non preoccupatevi. A proposito, Demoni urbani ha superato il milione di download. Anzi, già che ci siamo: se volete diventare nostri piccoli supporter, date un piccolo contributo: avrete in cambio un vantaggio esclusivo.

Fiction e non-fiction

Dicevamo dei podcast narrativi, genere in ascesa. Certo, qui da noi in Italia, la tipologia ha avuto successo soprattutto nel campo del true-crime di cui Demoni Urbani rappresenta il massimo esempio. Ma sta piano piano prendendo piede la fiction vera e propria, con esempi di podcast narrativi di tutto rispetto. Possiamo ricordare il nostro La mia storia, in cui si mantiene ancora un gancio con la realtà. Si tratta infatti di finzione su sfondo reale. Storie che incrociano i grandi eventi della Storia recente (la storia con la s maiuscola, intendiamo).

Fiction podcast e serie tv: perché scegliere un formato e non un altro?

Ma perché qualcuno – si potrebbe pensare – dovrebbe ascoltare dei podcast di narrativa quando potrebbe sorbire tanta fiction sprofondando nel divano di casa (magari con gli amici o gli amanti) e mettendo su qualche serie tv su Netflix, Sky, Amazon Prime? Innanzitutto, scusate la tautologia, non stiamo parlando della stessa cosa: l’audio drama ha un suo linguaggio e richiede un approccio diverso, tanto quanto può differire la lettura di un romanzo rispetto alla visione di un film. Poi – possiamo dirlo senza temere di sminuire il formato – il podcast non richiede la vostra totale immersione nell’ascolto. Anzi, il bello è proprio che lo si può ascoltare mentre si svolgono altre attività che non impegnano troppo la mente: guidare, viaggiare, lavarsi, sbrigare faccende domestiche, ecc. Senza, per questo, offrire solo un ascolto distratto. Per nulla.

No, gli audiolibri non c’entrano

C’è un’enorme varietà di podcast narrativi a portata di mano, e la quantità di scelta può essere un po’ snervante, specialmente se vogliamo tenere sott’occhio anche l’offerta in lingua inglese. Però cominciamo facendo un po’ di chiarezza. I podcast narrativi non hanno niente a che vedere con gli audiolibri. Ne abbiamo già parlato in un recente articolo e il discorso può essere ripreso anche in questo contesto.

Gli audio drama – per lo più in lingua inglese – circolano fin dai primi anni di esistenza del medium (la fine degli anni zero e i primi anni ’10). All’inizio si rivolgevano più che altro agli amanti del mistero e ai fan dell’horror e della fantascienza. In Italia, infatti, ebbe subito grande successo la trasposizione in podcast delle puntate di Blu notte, il programma televisivo di Carlo Lucarelli. Ma il formato sta davvero prendendo piede in questi anni ’20 – in particolare dall’ascesa di Welcome to Night Vale, che ha radicalmente affinato la sensibilità del genere e ha ispirato un’ondata di creatori altrettanto inclini.

Tale formato sta diventando, anzi, un vero terreno di sperimentazione e innovazione. Tanto che persino da Hollywood guardano (e ascoltano) con attenzione cosa accade per poter trarre da questo materiale adattamenti cinematografici. D’altronde è anche facile capire perché: produrre serie podcast è molto meno costoso e rischioso delle grandi produzioni cinematografiche. Già comprare i diritti di produzione ha costi molto bassi.

E nemmeno i radiodrammi

Lo accennavamo già all’inizio: i podcast di fiction non c’entrano con i cari vecchi radiodrammi. Anzi, diciamolo pure: i radiodrammi sono stati un formato il cui successo è stato piuttosto variabile e che non hanno mai davvero “sfondato”.

Sembra, al contrario, che i podcast stiano avendo un successo sempre più ampio e che la tendenza lasci intravedere ulteriori importanti crescite.

Qual è la fondamentale differenza, dunque, rispetto al radiodramma? Quest’ultimo privilegiava l’aspetto, per così dire, “teatrale” della fiction: suoni, rumori, dialoghi, voci. Negli odierni podcast, invece, prevale l’aspetto della narrazione pura, a una voce. Intervallata, magari, da piccole sequenze “drammatiche”, ma di breve durata e minore importanza rispetto al narrato. Crescono di importanza, invece, le musiche e i suoni di contorno, che acquisiscono una vera e propria funzione diegetica e sono in grado di suscitare forti emozioni negli spettatori.

E gli altri media?

Se in italia il mondo mediatico tradizionale fa orecchie di mercante e, sostanzialmente, ignora l’esistenza del genere o si limita a qualche accenno di tanto in tanto, nel mondo anglosassone – lo si diceva già – i podcast sono entrati a pieno titolo nel mondo dello storytelling, di fianco ai film e alle serie tv. Anche la BBC vi ha messo le mani e ne produce di molto interessanti.

Da noi, a lanciare il genere nel mercato di massa c’è soprattutto Amazon Audible, con cui Gli Ascoltabili ha già collaborato in varie occasioni e che ha appena diffuso la nostra Lady Killer, podcast narrativo di genere true-crime che, come già Demoni urbani, sta avendo un certo successo.

È arrivato il momento di darsi a questa nuova serialità narrativa

Insomma, l’inverno sta arrivando. Va bene, forse ancora è un po’ presto – al massimo ci stiamo avvicinando all’autunno –, ma, insomma, il mood è già quello. E poi ricordatevi che siamo nel 2020 e che in giro c’è una pandemia mondiale. Quale momento migliore per cominciare a esplorare questo formato e godere delle interessanti sperimentazioni narrative che può riservarci? I podcast di narrazione possono portarvi dritti nella fantasia, possono afferrarvi, farvi ridere, aiutarvi a rilassarvi prima di andare a letto o anche farvi perdere la fermata dell’autobus. In qualsiasi modo lo facciano, una storia può portarvi da qualche parte e tenervi lontano dalle paure del quotidiano e dalla sua routine. Gli Ascoltabili sono la piattaforma ideale per cominciare.


Scaffali Roversi: il podcast “letterario” con Paolo Roversi

Il giallista italiano Paolo Roversi racconta i suoi autori del cuore nel nuovo podcast de Gli Ascoltabili online a partire da oggi

Dopo il successo della serie in podcast Delitti & Roversi, si rinnova la collaborazione tra Gli Ascoltabili e l’autore Paolo Roversi. È online da oggi Scaffali Roversi: otto grandi nomi della letteratura, raccontati in esclusiva dal  celebre giallista italiano.

All’indomani della pubblicazione del suo ultimo romanzo Psychokiller. Nella mente dell’assassino, Paolo Roversi ci guida metaforicamente nella sua libreria, per svelarci la sua personale “top 8” letteraria: Charles Bukowski, Ernest Hemingway, Giorgio Scerbanenco, John Fante, Agatha Christie, Luis Sepulveda, Arthur Conan Doyle, Oscar Wilde. Autori diversi, accomunati da un approccio alla scrittura – e alla vita – fuori dal comune. In poche parole, punti di riferimento irrinunciabili per chiunque voglia avvicinarsi al mestiere dello scrittore o semplicemente ami scoprire personalità straordinarie. 

Un podcast che entra in punta di piedi nelle vite di personaggi straordinari della letteratura internazionale

Nel podcast gratuito Scaffali Roversi, le biografie dei grandi della letteratura sono intervallate dal commento critico di Paolo Roversi e da estratti di opere, diari, lettere degli autori stessi, interpretati da alcune tra le migliori voci del teatro italiano quali Francesco Migliaccio, Alberto Mancioppi, Alex Cendron e molti altri.

Direttamente dal salotto di casa, Roversi ci svela dettagli curiosi su tutti quegli autori che, in un modo o nell’altro, hanno cambiato la sua vita, risultando cruciali per la sua formazione professionale e non solo. Senza snobismi da intellettuale, lo scrittore regala un commento critico che ha il tono di una confidenza tra amici.

Il risultato è un racconto intimo e coinvolgente, che ci offre un punto di vista inedito su alcuni “giganti” della parola scritta, poco approfonditi – quando non totalmente ignorati – tra le aule scolastiche.

Sapevate ad esempio che Bukowski ha passato gli ultimi anni della sua vita senza eccessi, serenamente, circondato dall’amore della sua ultima moglie e dei loro gatti? Oppure che Agatha Christie è scomparsa nel nulla per undici giorni, per poi tornare come se nulla fosse (qui a Gli Ascoltabili abbiamo dedicato un’intera serie a questa storia, per Audible)? O ancora, che Giorgio Scerbanenco, prima ancora di essere etichettato come padre del noir italiano, ha realizzato un’ampia produzione di romanzi rosa?

Il primo episodio è dedicato a Charles Bukowski, a 100 anni dalla sua nascita

Nel primo episodio del podcast, scopriamo il romanziere/poeta controverso per antonomasia: Charles Bukowski. 

Proprio nel 2020 si celebra il centenario della nascita del “vecchio sporcaccione” che, con stile diretto e sempre sopra le righe, ha fatto irruzione nella storia della letteratura americana come un fulmine a ciel sereno. 

Per Paolo Roversi non ci sono dubbi: Bukowski o lo si ama o lo si odia. Senza mezze misure. La sua vita turbolenta e la sua filosofia si riversano nelle opere con prepotenza, come se la persona fosse in fondo inscindibile dal personaggio. Eppure ancora oggi “Buk” – come lo chiamano affettuosamente i fans – è una figura tutta da scoprire, con più sfumature di quanto si potrebbe immaginare. Almeno 100, come gli anni che ci separano dai suoi natali.

Nel primo episodio di Scaffali Roversi, Charles Bukowski è interpretato da Francesco Migliaccio: una voce nota ai seguaci de Gli Ascoltabili, insostituibile narratore del podcast crime Demoni Urbani – presto in arrivo con una nuova stagione esclusiva – che di anno in anno si conferma tra i migliori podcast italiani su Spotify.

Dalla realtà al romanzo, da Delitti & Roversi a… Scaffali Roversi

Come dicevamo, non si tratta della prima collaborazione tra Gli Ascoltabili e Paolo Roversi. Solo pochi mesi fa, a marzo, il giallista e il nostro team hanno prodotto insieme la serie in podcast Delitti & Roversi: quattro episodi dedicati alle più incredibili storie della mala milanese tra gli anni Sessanta e Settanta.

In Delitti & Roversi, il giallista interpreta lo spirito di un decennio attraverso i sensazionali colpi che ne hanno segnato il corso, dalla rapina di via Osoppo del 1958 a quella di via Montenapoleone del 1964, dall’incredibile vita del “solista del mitra” alla banda che ha ispirato il film Banditi a Milano. L’ispirazione proviene proprio da un romanzo dell’autore noir, Milano criminale. Alternate al racconto di Roversi, schede informative di approfondimento del periodo storico, per immergersi a 360° nella narrazione.

La felice collaborazione per Delitti & Roversi ha portato presto a un ulteriore confronto, con la volontà di realizzare insieme un nuovo podcast. Così è nato Scaffali Roversi, un titolo che, giocando sempre con il cognome dello scrittore, vira questa volta verso un tono più intimo, da “caffè letterario”. È così che quel “Roversi” posto dopo “Scaffali” richiama sì l’identità dello scrittore, ma sembra anche diventare un aggettivo, a evocare una libreria che viene scombinata, disordinata, rovesciata per consentire a noi lettori/ascoltatori di tuffarci tra i capitoli più avvincenti delle vite dei grandi, e sfogliare in libertà pagine inedite delle loro menti brillanti.  

Podcast e letteratura, un binomio vincente! Ma non chiamateli audiolibri

Di podcast letterari se ne sentono ormai molti: sempre più scrittori di spicco prestano la propria voce e il proprio contributo intellettuale alla creazione di contenuti audio originali, e tanti sono anche i podcast che fanno della letteratura il loro tema portante. Noi abbiamo esplorato entrambi i fronti: nel primo caso, con esperimenti di successo come Il Muro e Il peso dell’aria, mentre nel secondo caso, qualche tempo fa, con la miniserie Librofrequenze.

Fondamentale non confondere il podcast con l’audiolibro: come ci piace ricordare, quest’ultimo consiste semplicemente nella lettura – spesso recitata egregiamente, o anche arricchita di effetti sonori – di un testo già esistente. Il podcast, invece, è un’opera originale, che come l’audiolibro si offre per l’ascolto, ma può assumere le forme più svariate: dal talk, alla narrazione, al reportage…

In particolare, nel podcast letterario, il mondo dei libri trova nuova linfa e può essere riscoperto sotto nuove angolazioni, offrendosi anche con più disponibilità a un pubblico ormai poco abituato a rapportarsi con la pagina cartacea, ben più a suo agio con uno schermo e degli auricolari.

Il primo episodio di Scaffali Roversi, dedicato a Charles Bukowski, è da oggi online su gliascoltabili.it e sulle principali piattaforme audio: Spotify, Apple Podcasts/iTunes, Google Podcasts, Soundcloud e Spreaker.