Prestare o donare soldi a parenti o amici è una consuetudine normale e molto usata, ma i bonifici nascondono delle insidie.
La legge ti dice che non puoi fare proprio come vuoi quando si tratta di fare un bonifico, anche se a familiari o amici di lunga data. Soprattutto se le cifre sono considerevoli.

Non serve il notaio per un bonifico a parenti o amici, a meno che il trasferimento non sia di alto valore e non si tratti di una donazione indiretta. In questi ultimi casi, la donazione deve avvenire tramite atto pubblico notarile con due testimoni affinché sia valida. Se l’importo è modesto rispetto alle possibilità economiche di chi dona, può essere sufficiente un bonifico bancario o postale. Se il denaro serve a garantire al beneficiario l’acquisto di un bene specifico, come una casa, il bonifico è valido anche senza atto notarile.
Per somme consistenti, è necessario un atto pubblico notarile con due testimoni per garantire la validità dell’atto. Nella causale è consigliabile indicare il motivo del trasferimento e il tipo di donazione per evitare futuri problemi. Per chi ha dubbi sull’importo e sul valore definito modico, è sempre consigliabile consultare un notaio o un legale per assicurarsi che la transazione sia legalmente valida. C’è anche il rischio restituzione.
Quando i soldi ricevuti con bonifico devono essere restituiti
La legge italiana stabilisce che per una donazione effettuata tramite bonifico bancario di valore non modico è obbligatorio l’atto pubblico con la firma autenticata da un notaio e la presenza di due testimoni.

Se questa forma non viene rispettata, la donazione è considerata nulla e pertanto i soldi devono essere restituiti. Il termine per chiedere la restituzione è di 10 anni dal giorno in cui la donazione nulla è stata fatta.
La donazione di modico valore, invece, può essere fatta anche con un semplice bonifico senza atto notarile. Il concetto di “modico valore” non è assoluto, ma relativo al patrimonio del donante e del beneficiario: se la somma incide in modo rilevante sul patrimonio del donante, è necessario l’atto pubblico, altrimenti la donazione può essere revocata e la somma restituita.
Dunque senza la firma notarile e l’atto pubblico per donazioni non di modico valore, i soldi donati tramite bonifico devono essere restituiti, come sancito dalla Cassazione e confermato da recenti sentenze della giurisprudenza italiana.